A nord del territorio della Provincia di
Monza Brianza, sorge l’abitato
di Briosco, località
oggetto del Concorso di Idee relativo alla
“REALIZZAZIONE
DELLA NUOVA BIBLIOTECA”,
indetto dal COMUNE DI BRIOSCO (MB).
L’area
oggetto di progetto è
situata a nord-ovest del territorio
urbanizzato di Capriano, frazione del
suddetto Comune, si sviluppa su un’
situata a nord-ovest del territorio
urbanizzato di Capriano, frazione del
suddetto Comune, si sviluppa su un’area
di circa 3700 mq di superficie fondiaria e
sorge in un’area
a forte sviluppo residenziale.
Il perimetro dell’area
oggetto di concorso
è
classificato come zona F
–
Standard urbanistici di proprietà
destinati ad attrezzature di interesse
comune, culturale e parchi.
Tale area risulta inoltre non essere
soggetta a vincoli di rispetto di diversa
natura.
STRALCIO PGT
Nel pieno perseguimento degli obiettivi
indicati dal Bando la proposta
è
volta a definire le modalità
di progettazione architettonica ed
urbanistica di un edificio destinato a
Biblioteca, caratterizzato da elevati
criteri di sostenibilità
ambientale e di vivibilità
e che contribuirà
a costituire un polo culturale-ricreativo di
riferimento per l’intero
paese.
L’ubicazione
e la posizione strategica dell’area,
il contesto ed il tessuto economico/sociale
circostanti, conferiscono all’area
oggetto di riqualificazione un ruolo
determinante e strategico, oltre che l’opportunità
per individuare un nuovo polo attrattivo per
la frazione di Capriano,
coniugando/integrando vecchi e nuovi edifici
con le attività
insediate e da insediare.
La proposta progettuale relativa agli spazi
esterni
è
volta alla valorizzazione ed alla piena
fruibilità
del patrimonio ambientale e le soluzioni
progettuali indicate sono tutte nell’ottica
della reversibilità,
oltre a privilegiare l’utilizzo
di materiali naturali quali pietra, vetro
ecc. o a bassissimo impatto, e comunque in
mimesi con il contesto eco sostenibile e
naturalistico nel quale si inseriscono.
Elemento importante e caratterizzante lo
spazio naturale
è
stato lo studio non solo dei percorsi ciclo
pedonali da un punto di vista planimetrico,
ma anche dei dettagli materici di
realizzazione; infatti, attraverso l’impiego
di materiali lapidei ad impatto ambientale
quasi nullo, si sono definiti percorsi che
ben si integrano nel contesto esistente,
resi, al contempo, solidi, sicuri, privi di
polvere. Differenti cromie e disegni ne
distinguono le diverse funzioni.

ESEMPIO PAVIMENTAZIONE
PERCORSI CICLO PEDONALI E
PIAZZE
Più
precisamente si
è
scelto di realizzare diverse piazzette di
forma quadrata, caratterizzate da una
pavimentazione in Pietra di Luserna, locale
del territorio brianzolo.
La scelta di riproporre la forma quadrata
per tali aree di progetto nasce dalla volontà
di richiamare la geometria della già
esistente piazzetta sita a ridosso della
baita dell’Associazione
Nazionale Alpini.
Per i percorsi ciclo pedonali si
è
invece scelto di utilizzare il sistema in
stabilizzato STABILSANA, particolarmente
adatto per la costruzione di stradelli
ecologici e drenanti che trova frequente
impiego nella realizzazione di piste
ciclabili, percorsi in parchi, giardini,
aree giochi, ecc.
In funzione della destinazione d’uso,
per l’applicazione
di tale sistema,
è
sufficiente modulare, di volta in volta, il
rapporto fra i componenti principali:
materiale terroso, stabilizzante per terreni
ed acqua. L’addizione
di STABILSANA disciolto nell’acqua
è
finalizzato all’omogeneizzazione
della miscela terra/legante, alla
neutralizzazione delle sostanze organiche
attive presenti nel terreno di risulta,
nonché
al miglioramento dell’efficienza
e delle prestazioni del conglomerato
naturale nel suo insieme.
La scelta di tale materiale
è
nata non solo dalla volontà
di mantenere la cromia del terreno, in
quanto la colorazione del legante non altera
in maniera significante l’originaria
colorazione del terreno, ma anche per i
costi ed i tempi più
contenuti di realizzazione, per l’economia
e la semplicità
di manutenzione sia ordinaria che
straordinaria, per l’innalzamento
delle condizioni di sicurezza ottenuto
attraverso l’aumento
della macrorugosità
superficiale e soprattutto per i vantaggi
ambientali che si ottengono con la
realizzazione di pavimentazioni ecologiche,
quali:
•
l’abbattimento
delle polveri prodotte che migliora la
qualità
della vita dei fruitori;
•
la lavorazione
“a
freddo”,
che riduce l’emissione
di fumi o esalazioni, con minori consumi
energetici;
•
la preventiva scelta del colore degli
inerti, che consente di ottimizzare l’integrazione
della strada nel contesto ambientale.
La linea portante dei percorsi pedonali e
ciclabili
è
costituita dall’asse
nord-sud, in analogia allo sviluppo dell’area,
in modo da favorire il semplice
raggiungimento di tutte le aree del comparto
ed agevolare l’accesso
all’edificio
di progetto, nonché
favorire la fruizione degli spazi verdi per
la socializzazione e per il gioco dei
bambini.
Si
è
volutamente scelto di non inserire all’interno
dell’area
alcun percorso carrabile con l’obiettivo
di ridurre il più
possibile le fonti inquinanti.
Nella progettazione del sistema di
illuminazione degli spazi pubblici, si
è
tenuto conto della funzione della luce in
rapporto all’ambiente
ed alle attività
umane, ponendo l’accento
sul tema del risparmio energetico.
È
previsto, quindi, che siano impiegati
sistemi di illuminazione a LED a basso
wattaggio, che saranno utilizzati per
soddisfare l’esigenza
di illuminazione di tutti quei nuovi spazi
pubblici previsti nel progetto di
riqualificazione urbanistica.
La scelta di utilizzare un’illuminazione
a LED nasce non solo dalla necessità
di avere costi di manutenzione e gestione
estremamente bassi, ma soprattutto dall’intenzione
di
ridurre l’inquinamento
luminoso.
Ogni singolo LED ha infatti una emissione
luminosa di nessun interesse
illuminotecnico, ma grazie all’uso
di ottiche secondarie si ottiene una
ridistribuzione della luce emessa dal LED
nella direzione voluta, al contrario delle
lampade tradizionali che sono invece
omnidirezionali.
I corpi illuminanti previsti, intesi anche
come elementi di arredo urbano, sono atti a
sopportare le più
gravose condizioni ambientali, di esercizio
e a scongiurare i danni prodotti da atti di
vandalismo.
Il progetto di illuminazione dei percorsi e
del verde urbano
è
stato sviluppato con i seguenti criteri:
- illuminazione DIFFUSA a 360°
consumo 17 W,
con livello di illuminazione medio
orizzontale ad altezza di circa 90 cm dal
piano di calpestio per le aree verdi;
- illuminazione DIFFUSA a 360°
consumo 5 W, con livello di illuminazione
alta orizzontale calpestabile per i percorsi
realizzati sopra le coperture dell’edificio
praticabili;
- illuminazione DIRETTA
ottenuta con pali di altezza 4 mt
consumo 24 W,
per i percorsi ciclo pedonali e di sosta;
- illuminazione di EFFETTO ottenuta con
proiettori da incasso collocati nelle
facciate dell’edificio.
Malgrado il basso wattaggio impiegato
è stato così
possibile ottenere la giusta illuminazione
necessaria a garantire la fruibilità
dei luoghi, nonché
percepire un ambiente ampio e sicuro,
mantenendo bassi i costi di manutenzione e
di gestione.

ESEMPIO ILLUMINAZIONE
PERCORSI CICLO PEDONALI E
PIAZZE
Vista l’orografia
del terreno, costituita da un fronte
collinare con notevole dislivello, si
è
scelto di realizzare una
struttura semi-ipogea
ottenuta attraverso la realizzazione della
copertura verde praticabile creando così
una continuità
con l’attuale
parco, che potrà
svilupparsi in direzione ovest e terminare
con un
“belvedere”
verso
l’abitato
sottostante.
Dal punto di vista architettonico
è
stata adottata la tecnologia della copertura
verde e pareti verdi accostate ad una
struttura di acciaio e vetro oltre a
tamponamenti in calcestruzzo. Le grandi
vetrate a tutt’altezza
permettono l’interscambio
e la massima percezione dell’esterno
a parco da parte dei fruitori della
Biblioteca, con conseguente beneficio delle
condizioni di vivibilità
e fruizione degli spazi interni.
A ciò
si aggiungono le particolari caratteristiche
di sostenibilità
ambientale e l’attenzione
al risparmio energetico offerti dall’edificio.
Una copertura verde influisce infatti sugli
aspetti di controllo dei flussi energetici,
delle azioni meteoriche e del clima
acustico; nei mesi caldi l’incidenza
dei raggi solari causa nel tetto un elevato
accumulo termico che, se non propriamente
controllato attraverso i requisiti di
isolamento e di inerzia termica di un buon
pacchetto di coibentazione, può
provocare un forte surriscaldamento degli
ambienti sottostanti ed il conseguente
ricorso all’utilizzo
di sistemi di condizionamento. Il verde
pensile permette di ridurre tali temperature
superficiali della copertura e di ritardare
nel tempo il picco massimo di energia
entrante in regime estivo, in funzione dello
strato di massa colturale. In genere, grazie
all’azione
fito-traspirante innescata naturalmente
dalla presenza dello strato verde, il tetto
verde comporta una riduzione di circa il 40
% delle dispersioni di calore invernali e l’aumento
di circa il 35% dell’inerzia
termica della copertura. In questo modo le
temperature superficiali della struttura
ricoperta a verde non superano di norma i 30°C
contro gli 80-100°C
di una copertura tradizionale, con effetti
positivi sul comfort abitativo.
Per quanto riguarda la protezione dai rumori
esterni, aumentando la massa dell’elemento
di separazione tra interno ed esterno si ha
aumento del potere fono-isolante con
importanti benefici sul livello sonoro dell’ambiente
sottostante, considerata la funzione a
biblioteca dell’edificio.
La copertura di progetto
è rappresentata
da
un tetto verde intensivo pesante
(stratigrafia circa 50 cm) che permette la
piantumazione di essenze arboree di medie
dimensioni e la cui fruibilità è
simile a quella di un giardino a terra.

ESEMPIO DI COPERTURA
VERDE
COPERTURA VERDE
DI PROGETTO
Altro elemento caratteristico del volume
progettato
è
la parete verde posta ad ovest, che consente
non solo di mascherare da questa visuale l’involucro
architettonico nell’ambiente
circostante, ma soprattutto per i benefici
energetici che ne conseguono.
Tale parete, oltre a rappresentare un
elemento architettonico, va a costituire una
“seconda
pelle” per
l’edificio,
migliorandone così
l’isolamento
termico, evitando l’irraggiamento
diretto dei raggi solari sulla parete e
riducendo la trasmissione del calore all’interno;
inoltre contribuisce a catturare le polveri
sottili PM10 sempre presenti in ambiente
urbano.
Il sistema utilizzato
per
la
realizzazione di tali pareti verdi
è
GREEN LIVING WALL: si tratta di un sistema
di inverdimento per rivestire con essenze
vegetali le facciate degli edifici,
ottimizzando il consumo di fertilizzanti,
acqua ed energia. Esso
è
costituito da un pannello in alluminio
leggero riciclato ed inossidabile, diviso al
suo interno in celle brevettate per
depositarvi il substrato di terriccio di
coltivazione e consentire un adeguato
apporto idrico alle piante con un libero
drenaggio dell’acqua
di irrigazione.
I pannelli sono infatti progettati per avere
un’efficiente
circolazione del flusso d’acqua
al proprio interno senza rimuovere il
terriccio di coltivazione delle piante, in
quanto ogni modulo
è
dotato sulla parte superiore di una
scanalatura per alloggiarvi il tubo di
irrigazione a goccia. Attraverso questo
sistema l’acqua
scorre dall’alto
verso il basso lungo l’intero
pannello, riuscendo a raggiungere ogni cella
per garantire un corretto apporto idrico
alle essenze.
Ogni pannello
è
modulare; il fissaggio alla parete si
effettua attraverso profili metallici
lineari, disposti orizzontalmente ed in file
verticali, per consentire che ogni modulo
venga ancorato ad essi lungo i suoi bordi
superiore ed inferiore per mezzo di viti.
Sulla superficie del modulo sono ricavate
delle tasche per la messa a dimora delle
specie vegetali; queste vengono precoltivate
in vivaio e scelte in base al microclima del
luogo; inoltre l’inoculo
di funghi micorrizici, associati
sinergicamente a microrganismi rizosferici
utili, favorisce lo sviluppo radicale, la
resistenza agli stress e l’incremento
della capacità
di auto nutrizione.
Tale sistema di inverdimento
è
stato scelto in quanto particolarmente
idoneo per rivestimenti curvi ed inclinati e
perciò
adatti alle pareti inclinate ad ovest di
progetto.

ESEMPIO DI PARETE VERDE
Nell’ottica
di una espressione visiva di staticità
e durabilità
dell’edificio,
per il prospetto nord, si
è
optato per la realizzazione di una parete di
tamponamento in calcestruzzo a vista
realizzato con particolare attenzione alla
qualità
estetica della finitura superficiale; su
tale parete sono state inserite le
finestrature a nastro senza massicci
montanti, a rappresentare quasi
“lame
di luce”
direttamente aperte sulla sala lettura al
primo piano e prive del sistema di
oscuramento previsto in tutta la parete
vetrata a sud.
Relativamente alla composizione del
calcestruzzo da impiegare, i parametri che
dovranno influenzare la qualità
estetica degli elementi in calcestruzzo sono
rappresentati principalmente:
•
dal tipo di cemento:
per evitare variazioni cromatiche
è
necessario che il conglomerato venga tutto
confezionato con lo stesso tipo/classe di
cemento. Il cemento Portland conduce a
superfici
con tonalità
cromatiche sul grigio, mentre superfici più
chiare si possono ottenere con cemento
Portland al Calcare;
•
dall’acqua
di impasto
che non deve essere acqua di riciclo;
•
dal tipo di aggregato:
il colore delle superfici in calcestruzzo
dipende anche dal colore degli aggregati e,
in particolare, da quello delle sabbie.
Pertanto,
è
necessario che durante la fornitura del
calcestruzzo non cambi la fonte dei
materiali lapidei;
•
dal dosaggio di cemento.
In fase progettuale si
è
scelto di realizzare la parete in
calcestruzzo a vista di colore grigio per
creare un netto contrasto con la trasparenza
della parete a sud realizzata in vetro ed
acciaio.

ESEMPI DI PARETI IN CALCESTRUZZO A VISTA
Ulteriore elemento architettonico che
caratterizza l’idea
progettuale
è
il prospetto sud, realizzato interamente in
vetro, lasciando a vista quindi la struttura
portante in acciaio prevista per l’intero
edificio.
In tale parete si sono volutamente messi in
evidenza i telai in acciaio degli infissi,
con l’intento
di creare un mosaico vetrato a vista, che
non venisse distorto dal necessario sistema
di oscuramento.
A tal proposito, per determinare la
soluzione di ombreggiamento più
idonea e meno invasiva, abbiamo effettuato
un accurato studio illuminotecnico ed un’analisi
dettagliata dell’ombreggiamento.
La scelta del sistema di oscuramento più
adeguato per le superfici vetrate esposte a
sud si basa su uno studio dei livelli di
ombreggiamento. Sono state testate tre
ipotesi differenti: un sistema di lame
orientabili disposte orizzontalmente a
definire una pensilina alla quota di gronda
della copertura, un sistema di lame
verticali che segue l’andamento
dei montanti di acciaio della parete stessa
e infine un sistema di oscuramento tipo
“a
veneziana”
microforata
inserita all’interno
della vetrocamera.
La modellazione tridimensionale e l’analisi
effettuata con il software Autodesk Ecotect
Analysis hanno portato ad escludere le prime
due soluzioni.
Nel primo caso si
è
riscontrato che anche con una larghezza di
aggetto di 3 metri di pensilina, nei mesi e
nelle ore più
calde dell’anno,
non si sarebbe evitato l’abbagliamento
al livello di piano di lavoro, considerando
a + 0,85 cm dalla quota di calpestio. Più
nello specifico, i problemi maggiori
riguardano la vetrata al piano superiore che
risulterebbe esposta all’irradiazione
solare diretta dalle ore 6:00 alle ore 18:00
in tutti i mesi dell’anno.
Piano
terra
Piano
primo
Nel secondo caso, inserendo degli elementi
verticali aggettanti 50 cm dalla superficie
vetrata, si rileva che allo stesso modo la
superficie vetrata della sala lettura
risulta esposta all’illuminazione
diretta dalle ore 6:00 alle ore 17:00 nei
mesi di maggio, giugno, luglio, agosto e
settembre.
Piano
terra
Piano
primo
Non reputando accettabile tale grado di
discomfort visivo nonché
termico, si
è
scelto di utilizzare un sistema costituito
da mini-lamelle microforate orientabili, in
grado quindi di schermare la componente
abbagliante senza rinunciare ad un’adeguata
componente diffusa all’interno.
L’utilizzo
del vetro
è
un elemento caratteristico del nostro
progetto, presente non solo quale componente
di chiusura del prospetto sud, ma anche per
la realizzazione dei connettivi verticali e
di alcune tramezzature interne; abbiamo
infatti previsto la realizzazione di una
scala rettilinea, larga cm 160 interamente
vetrata per l’accesso
al piano primo ed un ascensore panoramico di
forma circolare, anch'esso vetrato, di
accesso al piano primo e al belvedere
realizzato in sommità
della copertura, scopo consentire la
fruizione anche agli utenti con limitate
capacità
motorie

ESEMPI DI CONNETTIVI VERTICALI
La scelta di utilizzare il vetro anche per
alcune partizioni interne nasce dalla volontà
di imprimere agli utenti della biblioteca la
sensazione della maggior possibile ampiezza
e luminosità
dello spazio circostante, in netta sintonia
con l’area
verde esterna.
Le partizioni interne
opache, di delimitazione di alcuni spazi di
servizio,
sono
previste in
pannelli a secco in cemento legno BETONWOOD;
tali pannelli uniscono le vantaggiose
caratteristiche del cemento con le
caratteristiche del legno; inoltre questo
particolare pannello garantisce un’ottima
soluzione per interventi mirati ad ottenere
alti livelli di sfasamento termico ed
acustico. Mediante l’uso
di questo sistema si
è
data valenza al carattere sostenibile di
tale tecnologia unendovi tutti i vantaggi di
una costruzione a secco, sia in termini di
costi che di tempi di realizzazione.
Nella redazione del Computo Metrico
Estimativo Sommario, nonché
del Quadro Economico, si
è
fatto riferimento all’Elenco
Prezzi della Regione Lombardia 2011 mentre
per le voci di spesa non presenti ci si
è
riferiti al listino prezzi delle varie
aziende fornitrici.
Dalla stima sommaria dei costi di
costruzione del fabbricato e delle opere di
sistemazione esterna dell’adiacente
parco risulta, per le opere previste, un
costo
complessivo di
€
713.648,43 al netto di IVA ed oneri
professionali.
Tale importo non comprende i Costi della
Sicurezza, indicati invece nel Quadro
Economico e stimati in
€
42.820,00.
In conclusione l’importo
totale di realizzazione dell’opera
risulta:
Importo opere edili ed
impiantistiche
€
713.648,43
Costi della sicurezza
€
42.820,00
----------------------
TOTALE
€
756.468,43
<
€
850.000,00
|